Storia del Bene confiscato
L’edificio in Via Alfredo Casella 22 nasce negli anni 1979-1980 per iniziativa della ditta Immobiliare Raffaello S.p.a, amministrata dal mafioso Salvatore Buscemi.
L’imprenditore Buscemi ebbe un ruolo di primissimo piano all’interno dell’organizzazione mafiosa, grazie al reimpiego in attività lecite dei proventi acquisiti tramite spaccio di stupefacenti ed estorsioni.
Il locale, che si estende per 168 metri quadri, fa parte di un complesso residenziale costituito da più palazzi collegati tra loro. Il magazzino è rimasto chiuso per oltre 15 anni, abbandonato in uno stato di degrado. L’ultima attività prima della confisca è riconducibile al negozio di mobili Mobil Shop, con tutta probabilità un’attività di copertura gestita da terzi.
Dopo un lungo lavoro di ristrutturazione e riqualificazione che ha coinvolto volontari e persone svantaggiate, il 14 novembre 2017 il Comune di Palermo lo consegna ufficialmente alla cooperativa Al Revès che gestisce la Sartoria Sociale. L’inaugurazione avviene alla presenza del Sindaco di Palermo Leoluca Orlando e di Don Luigi Ciotti, Presidente di Libera.