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Il riciclo tessile al servizio della persona

Economia circolare, produzione responsabile, moda sostenibile

Sartoria Sociale promuove il riciclo tessile e l’economia circolare nel settore moda. È un ​social shop e un laboratorio creativo in cui lavorano insieme professionisti del cucito, educatori, operatori sociali e persone in difficoltà personali, relazionali, occupazionali o esistenziali. Un’impresa sociale multidimensionale, nata nel 2012 dalla Cooperativa Sociale ​Al Revés,  per offrire un servizio di presa in carico dei cosiddetti ​loosers (persone senza speranza di vita) e favorire l’inclusione socio-lavorativa e socio-relazionale di persone svantaggiate.

Il progetto coinvolge persone di varie etnie nel ​recycling e upcycling di abbigliamento usato, favorendo percorsi di empowerment e di educazione al lavoro. Il messaggio che si vuole veicolare è quello di ​una nuova possibilità di vita per il capo e per la persona​: in Sartoria Sociale​ ​gli scarti tessili diventano risorse ​e​ gli incontri si trasformano in relazioni​.

Con lo slogan ​#SiamoTuttiExDiQualcosa la Sartoria vuole valorizzare le provenienze di ognuno e proporsi come un luogo “altro” di accoglienza di storie, narrazioni ed esperienze.

Tutti infatti proveniamo da una storia, tutti portiamo in eredità quello che ci è appartenuto o a cui siamo appartenuti. ​Un amore, un’amicizia, un lavoro, una dipendenza, un luogo: ciascuno di noi, nella propria vita, ha dovuto fare i conti con ​una svolta o un cambiamento​, per darsi una nuova identità o una nuova chance.

Ogni scelta è un abbandono, con tutti i rischi e le possibilità che essa comporta.  Esibire il claim ​Siamo tutti ex di qualcosa significa indossare con orgoglio la propria storia personale, e nello stesso tempo veicolare un messaggio universale che invita a scommettere su se stessi.

 

Le sedi

Il laboratorio di Palermo è uno ​shop (fisico e online) di capi vintage e prodotti artigianali​ e un ​luogo di produzione e apprendimento fondato sul riciclo tessile​. Qui si eseguono ​riparazioni sartoriali, si producono abiti e accessori, si lavora conto terzi, si organizzano attività e incontri, corsi di cucito e bricolage rivolti a singoli, a gruppi e alle scuole.

Grazie alla collaborazione con i servizi sociali del settore privato e pubblico, si predispongono percorsi di autoimprenditorialità per creare una piattaforma reale di scambio e collaborazione tra persone di ambienti e problematiche totalmente diverse.

Con la nascita del​ Pagliarelli Lab​, nel 2013, un ramo produttivo della Sartoria prende vita nella sezione femminile del carcere Pagliarelli di Palermo: qui le detenute vengono formate e avviate alla manifattura tessile, con l’obiettivo della risocializzazione e del reinserimento professionale.

 

Il Bene Comune siamo NOI

Il 14 novembre 2017 il Comune di Palermo consegna alla Sartoria Sociale il locale di Via Casella 22, appartenuto al boss mafioso Antonino Buscemi. Con il taglio del nastro della nuova sede prende forma il progetto ​Sartoria sociale: ricucire il ​territorio ​, il programma di azioni volto alla crescita umana, sociale e professionale di soggetti svantaggiati, nonché alla messa in pratica di un approccio ecologico e sistemico nella gestione del rapporto uomo-lavoro-ambiente.

Il progetto, sostenuto da ​Fondazione Con il Sud, ha permesso di esplorare tutte le potenzialità dell’imprenditoria sociale, tessendo relazioni di valore, trovando nuovi partner commerciali, creando opportunità di lavoro, aggregando professionalità e gruppi di interesse e incoraggiando il coinvolgimento della comunità attorno allo stile di vita equo e solidale. Avviare e mettere a sistema, insomma, ​un modo più inclusivo e innovativo di fare impresa​, in una Sicilia ancora poco abituata a fare rete, che tuttavia ricerca modelli alternativi di lotta alla frammentazione e alla precarietà del lavoro.

Sartoria Sociale ha così attivato nuove partnership con enti, scuole, case di cura e associazioni, per un’azione più capillare e profonda sul territorio. Ha agganciato importanti realtà come ​AddioPizzo, Libera​, il ​Consorzio ARCA​, la ​Fondazione Progetto Legalità Onlus​, ​l’Accademia di Belle Arti di Palermo​, TCBL Textile & Clothing Business Labs ​(il network europeo delle imprese tessili interessate a sperimentare nuovi modi di produrre e lavorare insieme)​ ​e altre realtà​ ​istituzionali.  Inoltre, la Sartoria ha vinto il primo bando promosso da ​Worth per testare, in partnership con l’atelier parigino ​Coco et Rico, ​una nuova configurazione spaziale delle postazioni di lavoro​, nell’ottica di ampliare lo spettro creativo dei processi produttivi e renderli più sostenibili per l’uomo e per l’ambiente.

 

Fashion Projects

Nel 2015 nasce ​Wear The Difference​, la collezione continuativa della Sartoria Sociale che intende riconoscere e valorizzare le differenze. ​

Wear The Difference si legge anche “We are the difference”: nella consapevolezza che non si indossa soltanto una manifattura artistica e artigianale, ma si porta in giro anche la storia di chi l’ha prodotta, ognuno di noi può fare la differenza scegliendo la moda etica, indossando un messaggio da divulgare, la voce di chi ha sofferto, di chi è stato vittima di violenza o ghettizzazione.

A febbraio del 2019 è stata progettata, in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Palermo, ​la prima collezione per bambini intitolata ​Awesome – Ciascuno è Qualcuno: ​in ogni parte del mondo, ogni bambino è un pezzo di futuro da salvaguardare. La collezione esalta la dignità di tutti i bambini e le bambine, promuovendo il rispetto per l’ambiente e l’educazione green come valori da trasmettere a tutti gli adulti di domani.

Oggi il network di artigiani e collaboratori della Sartoria si sta avviando, insieme agli enti partner, verso la digitalizzazione e l’uso delle nuove tecnologie, con la stampa 3D applicata al campo del  fashion, lo sviluppo di un e-commerce, strategie di marketing integrato e interventi di innovazione tecnologica.